Descrizione
In nuovi emblemi del Comune sono da allora così descritti:
- lo stemma è “rosso, al fusto di canna, d’oro, posto in palo, cimato dalla spugna dello stesso, accompagnato in capo da tre stelle di otto raggi, d’oro, male ordinate”:
- il gonfalone, incede, è “drappo di giallo, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto giallo con bullette argentate poste a privale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.
Cenni storici
Spongano è situato a 98 metri sul livello del mare. Per alcuni studiosi il nome deriva da Spongia, cioè spugna, per la capacità di assorbimento del terreno. Altri studiosi sostengono invece, che il nome di Spongano derivi da Spolium cioè spoglie, avanzi, riferendosi ai resti delle popolazioni di Vaste oppure di Castro.
Nel 1103 Spongano era soggettata a Tancredi di Altavilla, signore del contado di Castro, successivamente assorbito da Ruggero II, Conte di Sicilia. Nel 1270, la contea di Castro, passò sotto il principato di Taranto. Nel 1398 venne acquistato dagli Orsini Del Balzo, che prima con Raimondello, poi con la moglie Maria d’ Enghien e con il figlio Giovanni Antonio, ne tennero il possesso sino al 1463,quando, con la morte del Principe, il casale di Spongano, passò al Regio Demanio. Successivamente, fu concesso ad Angilberto Del Balzo, genero di Giovanni Antonio Orsini Del Balzo,dopo l’uccisione di questi, perchè partecipò alla congiura dei Baroni contro il Re di Napoli, Ferdinando, nel 1516 Spongano, tornò ad essere Comune demaniale.
Nel 1534 Carlo V concesse la Contea di Castro e i feudi dipendenti, tra cui Spongano, alla famiglia Gattinara. In seguito passò ai Ruiz de Castro ed infine ai Lopez di Zunica, che vi governarono sino al 1777.
Spongano appartenne alla Contea di Castro sino al 1806. Infine la storia di Spongano si intreccia con quella dei Baroni Bacile di Castiglione, ultimi feudatari.